Johnny Connolly nasce nel 1944 sull'isola di Inis Bearachàin (oggi disabitata), nella baia di Galway lato Connemara, poco fuori Leitir Mòir.

All'età di 10 anni cominciò a suonare il melodeon del fratello più vecchio e dopo poco tempo lo stesso melodeon era suo. Imparò a suonare su un Hohner a fila singola cominciando con le tipiche melodie del Connemara come ad esempio: "The Connaughtman's rambles", "The irish washerwoman", "Miss McLeod's" e "The swallow's tail"; dopo un anno di questo apprendistato i genitori gli regalarono un'altra Hohner, esattamente la Black Dot Hohners.

All'età di 17 anni emigrò a Preston in Inghilterra per lavorare, dove imparò inglese, ma soprattutto sposò Patricia, una ragazza di Kiltimagh della Contea di Mayo. Saltuariamente suonava il melodeon nei pub con la sua Black Dot che si era portato appresso. Nel 1963 comperò una Paolo Soprani a doppia fila, ma che suonava come se ne avesse una sola.

Al suo ritorno in Irlanda, nel 1976 (15 anni più tardi con 2 figli oltre alla moglie) trova che lo stile che aveva lasciato alla sua partenza era cambiato e che lo strumento che andava per la maggiore era quello a doppia fila. Prese di nuovo dimora nella baia di Galway nella zona di Inverin con la famiglia.

Insieme ad un suo vicino, Micheàl O Coisdealbha alla fisarmonica, e ai suoi 2 figli Johnny Og al melodeon e Jimmy al tin whistle ricomincia a suonare nella sua terra natia. Micheàl gli insegna a suonare il melodeon a doppia fila, ma ci vogliono molti anni prima che riesca ad imparare veramente bene, soprattutto a causa del ritmo che non riusciva ad essere perfetto come quello a singola fila.

Alcune persone di Radio na Gaeltachta nel 1991, però, lo indussero a rinnovare il suo interesse verso il melodeon a fila singola che si concretizzò nella registrazione del suo disco di debutto "An tOilean Aerach" uscito nello stesso anno.

Dove gli altri musicisti si accontentavano di saper suonare bene il melodeon o l'accordion, Johnny continuava a provare e riprovare alla ricerca di nuove soluzioni, suonando gli stessi accordi su diverse chiavi per sentire se potevano migliorare o se potevano meglio integrarsi con altri strumenti come violini, flauti o chitarre.

Nel 1998 esce "Drioball na Fainleoige" ovvero "The swallow's tail" dove riprende anche alcuni classici come "The Blackbird" e "The Bucks of Oranmore". 7 anni dal precedente trascorsi tra concerti in giro per il mondo e collaborazioni.

Altri 7 anni ed è la volta di "An Mileoidean scaoilte".

Oggi Johnny viene considerato il Re del melodeon e grazie anche a lui, in Connemara oggi, ci sono molti giovani strumentisti che si cimentano a suonare il melodeon, sebbene fino a qualche anno fa era riservato agli abitanti più anziani.

Il figlio Johnny Og oggi è già un musicista affermato dell'accordion a 2 file ed ha collaborato con Brian McGrath e Sean Keane ed è un membro del gruppo Anam.

Un disco unico nel suo genere considerato uno dei punti musicali più alti del 1991. Questo CD è una rara gemma dove la melodia è posta in primo piano a discapito delle decorazioni che, se troppo utilizzate, porterebbero questi classici a non essere riconosciuti. Costituisce inoltre uno splendido recupero del melodeon inteso come strumento tradizionale.

In questo disco Johnny Connolly suona insieme al pianista e violinista Charlie Lennon ed al chitarrista Steve Cooney dando una maggiore dinamica alle melodie rispetto al disco di debutto cimentandosi sui classici balli irlandesi e del Connemara in particolare. La grande tecnica di Johnny viene splendidamente espressa nei classici come "Cuz Teehan's" e "The Annabla Polkas" dove il suo forte senso del ritmo sono ai massimi livelli. Sono presenti anche composizioni di Mairtin O'Connor e Frankie Gavin.

Anche in questo terzo disco è accompagnato da Charlie Lennon e come nei precedenti la tecnica è sublime. La registrazione di questo disco è avvenuta praticamente in presa diretta. Il titolo (che tradotto in inglese sarebbe:"The melodeon set free") prende spunto dal giorno in cui prese in mano per la prima volta lo strumento: esso era in casa chiuso a chiave, ma con l'aiuto di una sorella trovarono come aprirlo e resero libero il melodeon, un po' una metafora per come poi utilizzò questo strumento nel corso degli anni.